Un'icona Lancia targata "Z"
No, non stiamo parlando della “Z” di Zorro, ma della “Z” di Zagato. Lancia Fulvia, appunto un’icona che ha contribuito notevolmente a rendere leggendario il marchio nel mondo. Oggi in particolare parliamo dell’elite della Fulvia, appunto la Sport Zagato.
Le dichiarazioni di Elio e Gianni Zagato furono: “Volevamo sintetizzare in questo modello la nostra esperienza raccolta nel mondo corse, senza fare però una vettura da corsa. Volevamo che fosse aerodinamica per aumentare prestazioni e ridurre i consumi. Volevamo dimostrare che la funzionalità paga anche in termini di soluzioni stilistiche e di eleganza”. A distanza di 50 anni possiamo dire che ci sono riusciti.
Le versioni sportive di tutti i modelli Lancia, dal 1965 al 1972, sono state carrozzate Zagato. L’ingegner Carlo Pesenti, allora proprietario della Casa di Chivasso, chiedeva a Zagato sempre la stessa cosa: carrozzerie specialissime, aerodinamicamente all’avanguardia e leggerissime. Proprio nel periodo in cui andavano di gran moda la coda tronca, basti pensare la Giulietta SZ o la Giulia TZ1, per la Fulvia Sport era stata disegnata una coda che andava controcorrente: lunga e filante. Questo dettaglio estetico attribuì a questa versione dei consumi ridotti e una velocità di punta maggiore (nello specifico del 7%) rispetto alla coupé, a dimostrazione del fatto che Zagato non cercava mai compiacimenti estetici.
La prima serie fu presentata al Salone di Torino nel 1965. L’accoglienza della stampa fu subito entusiastica e Auto Sprint pubblicò: “Il Salone di Torino ci aveva offerto una sorpresa, la Lancia Fulvia Sport Zagato, una delle reginette della rassegna”. Il test drive confermò l’eccezionalità del progetto. Una Gran Turismo a portata di tutti, comoda, piacevole da vedere, sicura e facile da guidare. E’ interessante una curiosità riguardo al “a portata di tutti”. Quando uscì sul mercato costava 1.890.000 lire, la Coupè costava 1.545.000 lire. Con la differenza tra le due, 345.000 lire, ci si poteva quasi comprare una Fiat 500 (475.000 lire).
Dal 1965 al 1972 furono prodotti 7102 esemplari e si contraddistinsero sei “serie”, dalla prima con carrozzeria completamente in Paralluman e motore 1200cc, 79cv, 4 marce all’ultima con carrozzeria completamente in acciaio, 1300cc, 90cv, 5 marce, servofreno, volante collassabile e altre migliorie. Una citazione particolare merita la 1600cc derivata dalla Coupè HF “testa gialla”. Tutte venivano accomunate dal particolarissimo motore 4 cilindri a V stretto.
Furono costruiti anche 29 esemplari per il mondo corse. Vinsero diversi trofei in gare in salita, in pista, alla 24 ore di Daytona e alla 12 ore di Sebring.